Ciò che non si riesce a dire
del proprio dolore
s’impone allo sguardo degli altri
attraverso la forma del corpo
ed è il corpo con cui parla il dolore,
sottraendosi alla parola.
Un susseguirsi di pieni e di vuoti,
tutto o niente
per raggiungere quell’illusione magica
contro il peso del vivere.
Un grido silenzioso, fatto di forme
per far riconoscere il proprio bisogno di aiuto:
“Sono qui, ascoltatemi”
Rosella
CONVIVERE CON UN DISTURBO DELL’ALIMENTAZIONE
Vivere con un Disturbo dell’Alimentazione è un’esperienza molto dolorosa, piena di emozioni difficili: angoscia, paura di perdere il controllo, senso di impotenza, ma anche rabbia, solitudine, senso di vuoto.
Se per un periodo le cose sembrano andare bene, come se si riuscisse ad avere un controllo sul proprio corpo e sull’alimentazione, presto ci si trova incastrati in complessi circoli viziosi, fatti di restrizione alimentare, abbuffate, iperattività fisica o vomito per compensare quel che si mangia... Il pensiero è costantemente focalizzato sul cibo e sul proprio corpo, una vera ossessione! Come faccio a perdere peso? Cosa posso ridurre in quel che mangio? Cosa posso mettermi per non sembrare una balena?!
Il corpo viene vissuto con grande senso di vergogna e disgusto: la pancia, i fianchi, le cosce… Tutte cose che sembrano orribili e inaccettabili. Un corpo che non vorremmo avere, che spesso disprezziamo. Un corpo che talvolta è un campo di battaglia, pieno di tagli o lividi per via dell’autolesionismo, nel tentativo disperato di punirsi o di avere una sensazione fisica che sovrasti il senso di vuoto o la derealizzazione.
Si è terrorizzati dalla possibilità di ingrassare o di non riuscire a dimagrire come si vorrebbe, e questo guida ogni comportamento, emozione o pensiero della giornata. Quante diete e privazioni abbiamo provato, quanta fatica e quante frustrazioni ogni volta che non hanno funzionato come avremmo voluto! È la bilancia (o lo specchio) a decidere se sarà una giornata buona o cattiva: è come una sentenza che ci dice quanto valiamo, se andiamo bene, se siamo degni di mostrarci agli altri.
E allora col tempo gli interessi si assottigliano, ci si chiude in sé stessi, tutto finisce per girare intorno alla preoccupazione per il proprio corpo e per il cibo, come se tutto il resto fosse secondario. È come essere su una giostra dalla quale non si riesce più a scendere: ci si sente soli e impotenti, spesso disperati e senza una via di uscita.
Per fortuna però si può guarire dai Disturbi dell’Alimentazione. Si può recuperare un rapporto più sano con il cibo e il corpo, senza inutili e dannose restrizioni e rinunce, senza bilancia e senza terrore. Si può imparare ad accettare e ad amare il proprio corpo, rispettandone la fisiologia e la salute. La guarigione è il frutto di un lavoro su di sé che ci fa fare pace con noi stessi, col nostro corpo, con la nostra storia personale.
IL PROGETTO AFF-ÀMATI
Si tratta di un progetto di sensibilizzazione sul tema dei Disturbi dell’Alimentazione rivolto agli studenti universitari che frequentano il Polo di Rimini , promosso dalla Cooperativa Diapason e dall’Associazione Il tempo delle Ciliegie con il contributo di Er.go Emilia Romagna e il patrocinio del Comune di Rimini e di Unirimini.
L’obiettivo principale è fornire informazioni che possano aiutare chi si trova direttamente o indirettamente coinvolto in queste problematiche, considerando che spesso ci si sente soli e disorientati, di fronte a un problema molto complesso e invalidante.
Il progetto si articola in diversi interventi, tra cui la realizzazione di questi contenuti web, dove si possono trovare vari contatti e informazioni utili, che possono essere cruciali nel percorso di cura.
Il nostro augurio è che, se soffri di un disturbo dell’Alimentazione o sei un familiare/conoscente di chi ne soffre, tu possa trovare un aiuto nelle indicazioni che troverai qui di seguito, che possano guidarti nelle varie e talvolta tortuose fasi del percorso di cura.
LE INFORMAZIONI UTILI
Chi contattare per attivare il percorso di cura
Il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna propone un percorso di assistenza specifico per i disturbi dell’alimentazione attraverso la rete dei servizi delle Aziende USL, Aziende Ospedaliere e strutture private accreditate: puoi verificare i luoghi di erogazione di questo servizio pubblico per poi contattarli tramite il tuo Medico di Base o Pediatra.
E’ online una raccolta dei Centri di Ascolto e Cura dei Disturbi dell’Alimentazione dove è possibile trovare anche i contatti telefonici e gli indirizzi email, organizzati per province.
Esiste poi una risorsa web creata per gli adolescenti e per i genitori, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle cure per i Disturbi dell’Alimentazione in questa fascia di popolazione: il progetto Adolescenti a Rimini.
L’Istituto Superiore di Sanità ha inoltre realizzato una mappatura territoriale dei centri dedicati alla cura dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione, aggiornato in tempo reale.
Esiste poi un numero verde “SOS Disturbi Alimentari”, numero di telefono 800180969, che offre informazioni immediate sui servizi specializzati nella prevenzione e cura dei DCA nella rete nazionale, un servizio di counseling e ascolto per chi soffre di questi disturbi e per i loro familiari. Il servizio, svolto da personale formato, è operativo dal lunedì al venerdì 24 ore su 24 ed è gratuito per l’utente, garantendo l’anonimato, ed ha una copertura nazionale.
Informazioni generali sui Disturbi dell’Alimentazione
Uno dei passi cruciali di fronte ai sintomi di un Disturbo dell’Alimentazione è attingere ad informazioni affidabili su: come comportarsi di fronte ai campanelli di allarme, quali sono le diverse tipologie, quali sono le cure, quali atteggiamenti sono più utili per essere di aiuto, ecc. Spesso su internet ci si perde in informazioni fuorvianti, inesatte o talvolta dannose. Qui di seguito puoi trovare i collegamenti a informazioni utili per chi soffre di questo problema o per i suoi familiari.
Il Ministero della Salute ha prodotto un Opuscolo che fornisce informazioni dettagliate e affidabili riguardo a tutti i principali quesiti sui Disturbi Alimentari: cosa sono, quali sono le cause, quali sono i trattamenti efficaci, ecc. Questo testo è una prima valida, facile e veloce lettura per comprendere di cosa si tratta.
L’Associazione Nazionale Disturbi del Comportamento Alimentare “ConsultaNoi” ha digitalizzato un opuscolo dal titolo “Oltre lo specchio” dove troverai informazioni fondamentali, presentate in modo molto utile e chiaro: ti consigliamo di leggerlo.
Consigli utili per i familiari
Quando ci si ammala di un Disturbo Alimentare anche la famiglia viene inevitabilmente coinvolta (e spesso travolta) dalla malattia: è importante e necessario un sostegno specifico per i familiari, per permettergli di non venire sopraffatti dal senso di impotenza, per aiutarli nel gestire le inevitabili reazioni emotive che potrebbero complicare il decorso della malattia.
Il Ministero della Salute ha prodotto un Opuscolo dedicato ai familiari, che fornisce risposte importanti per comprendere come comportarsi e come orientarsi per la scelta del trattamento.
L’Associazione Il tempo delle Ciliegie: l’aiuto per i familiari di chi soffre di un Disturbo dell’Alimentazione
Il tempo delle ciliegie nasce come Associazione di volontariato senza scopo di lucro ed opera nel territorio di Riccione e Rimini. Si tratta di un progetto realizzato da persone che hanno vissuto, più o meno direttamente, il dramma dei disturbi dell’Alimentazione che desiderano mettere in comune le proprie esperienze per costruire un luogo capace di accogliere e sostenere chi ancora vive questo disagio, in primis le famiglie. Lo scopo dell'associazione è sensibilizzare il territorio a queste tematiche e aiutare chi è smarrito e sfiduciato a trovare la via per la guarigione. Ci rivolgiamo a familiari, docenti, amici preoccupati e/o disorientati dal comportamento alimentare di un loro figlio, alunno, o conoscente.
Ci proponiamo di:
- organizzare incontri tra genitori e familiari come momenti di scambio per individuare insieme comportamenti costruttivi all'interno della famiglia e scoprire le risorse in essa presenti.
- promuovere dibattiti e momenti di discussione tra genitori e operatori coinvolti come medici di base, medici specialisti, psicologi, nutrizionisti ecc.
- promuovere momenti educativi in collaborazione con scuole ed enti pubblici
- creare eventi ed attività ricreative e culturali al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica
- offrire uno sportello d'ascolto gratuito, un luogo di accoglienza per le persone che si trovano ad affrontare un problema di DA, con astensione del giudizio e garanzia di assoluta riservatezza
- sostenere chi soffre di DA attraverso la realizzazione di laboratori creativi o di espressione corporea
- organizzare gruppi di sostegno e di auto-mutuo-aiuto tra chi vive questi disagi
- offrire informazioni sui vari centri di cura e di assistenza presenti sul territorio
Perché ci chiamiamo Il tempo delle ciliegie?
Il nome è legato ad una ragazza, figlia di una socia fondatrice dell'Associazione, in procinto di partire per un ricovero presso una struttura specializzata in disturbi alimentari. Prima di salire in macchina guardò a lungo il ciliegio al centro del giardino a cui erano spuntate le prime foglioline verdi e rivolgendosi alla mamma chiese: “Tornerò a casa in tempo per le ciliegie?” Una domanda apparentemente semplice ma che in realtà celava un grande desiderio di tornare e quindi un messaggio di grande speranza. Abbiamo preso in prestito le parole di quella ragazza e le abbiamo fatte nostre perché desideriamo essere una speranza per tutte quelle famiglie che credono in noi.
Letture consigliate
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